Sul caso Mastrogiacomo
Ho visto soltanto ora il messaggio di Simone a commento del pesiero che avevo dedicato a Mastrogiacomo ed ho pensato che le sue parole meritassero una replica.
Ho più di una volta, negli oramai tanti commenti di questo blog, detto la mia sull'incoerenza della politica estera di questo governo ma ho ritenuto giusto chiedere pietà per un uomo che rischiava di morire soltanto per cercare di svolgere al meglio il proprio lavoro.
Così caro Simone, ritengo giusto che il governo abbia fatto di tutto per salvare la vita di Mastrogiacomo ma non approvo affatto nè il metodo adottato, nè la successiva gestione della vicenda che ha portato all'uccisione in Afghanistan del povero Adjmal Nasqebandi.
Sembra evidente che la linea del nostro ministro degli esteri Massimo D'Alema sia da considerarsi totalmente inappropriata: prima fa la voce grossa con gli americani ricordandogli a ragione - ma è solo per fare il fico - alcuni scandali irrisolti come il cernis e il caso calipari, poi baratta Mastrogiacomo per Nasqebandi. In sostanza la politica di D'Alema è di gran lunga più ipocrita di quella di Berlusconi durante il suo mandato.
Ora che ci penso anche le Parole di Pietro Ingrao sul Corriere della Sera, il 3 Aprile scorso,"MORO, SVOLTA DI INGRAO "UN ERRORE NON TRATTARE NOI POTEVAMO SALVARLO" suona come una trovata dell'abile staff del Ministro, per cercare di rafforzare la
sua posizione agli occhi dell'opinione pubblica.
Ci sarà riuscito? Bah, a me D'Alema e la sua politica da apparato non ha mai convinto.
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