venerdì, settembre 09, 2005

Ragà. E' grossa !


E-ccome ce piace! Posted by Picasa
Negativi di un'estate.
Man mano che arrivano le foto di questa estate pubblico e pubblico e pubblico. Inizia oggi la carrellata, poi continuo la settimana prossima. Intanto brindiamo alla bella serata trascorsa e quello che è stato è stato... Ma che bello ritrovarsi con i buoni amici come Gere (presto anche le foto del nostro Endless Week End nel Cilento)

Encomiabili !


Conviviali Posted by Picasa
Ehhh, quant'amic' che simm' !

Catalizzo l'attenzione, parlo, parlo, parlo...CAZZO AVRO' DA DIRE ? Il bello è che mi stiate a sentire, sono passati tanti anni e ancora non vi siete stancati di me. Che dire ? Encomiabili !

Aqui esta la fiesta !


El diablo ! Posted by Picasa
A casa di Paolo: dopocena caldissimo con festino, ci siamo divertiti, io per primo.
Onorato di farvi da menestrello, con una promessa a Paoletto e consorte: suonerò ancora per loro quando si sposeranno...ma quando si sposeranno poi? Mah.

Porto anche Geremia, mi accompagnerà con le nacchere. (Eheheh !)

Riparte dalla C1 Salernitana 1919. Domenica c'è il Novara

Intanto il nuovo sito della Salernitana 1919: http://www.salernitana1919.it/

Una considerazione sul "nuovo" logo che mi pare veramente appezzottato: Aliberti aveva detto che avrebbe restituito alla città i diritti per il nostro storico cavalluccio marino, sarebbe stato un gesto responsabile e una volta tanto rispettoso della nostra città, lo aveva detto Alì babà, ma come al solito alle parole non sono seguiti i fatti.

Col cazzo c'ha ridato il Cavalluccio; anzi si è messo in testa di ripartie da non so quale serie con una compagine che dovrebbe chiamarsi, indovinate come... Salernitana (infatti non ha neanche mollato il vecchio dominio http://www.salernitana.it/hp.asp) ! Noi però ce ne freghiamo, seguiremo i granata, quelli veri.

Aliberti sempre gaglioffo dunque, ma come dice Giulio, Salerno risorgerà !

P.S: A proposito Delle, ricordi Dino? Quel'imprenditore salernitano che è venuto a trovarmi la scorsa estate. Bene, il fratello è nella cordata d'imprenditori proprietari della nuova società

giovedì, settembre 08, 2005

Wilco live al PalaMazda


Wilco_live Posted by Picasa
S'intitolava "No depression" l'album d'esordio di Jeff Tweedy con gli Uncle Tupelo, ma il riferimento era chiaro alla "grande depressione" che colpì gli States nel 1929, più che allo stato fragile dell'anima.

Aveva vent'anni Tweedy che con il compare Jay Farrar (poi Son Volt) si avviava al proprio personale percorso artistico culminato nell'attuale progetto Wilco, non poteva pensare il cantautore alle implicazioni che la parola "depression" potesse avere per un uomo sul piano strettamente personale, non poteva sapere che "la cosa" sarebbe ritornata "partorendo fantasmi".

Proprio sui brani di "A Ghost is Born" (Nonesuch Record), il più doloroso ed intimista episodio nella produzione dei Wilco (una confessione di fragilità), è stato imperneato il concerto dell'altra sera al PalaMazda nell'ambito del cartellone di eventi per la "Festa dell'Unità", un live act di rara potenza che ha comunque ripercorso tutti e 5 i capitoli discografici del gruppo, mettendo in luce una band di valore assoluto, capace di suonare con il vigore e l'entusiasmo proprio degli emergenti oltre che con la passione che è propria di chi non fa della musica un fatto lavorativo (impiegatizio), ma una questione di vita o di morte.

I Wilco sono la vita in musica, l'arte di rappresentarla a tutto tondo attraverso ballate struggenti, cariche di elettricità e di incursioni nell'elettronica, tanto che se c'è una band che ha dato negli ultimi anni un sostanzioso contributo all'evoluzione della forma canzone, questi sono i Wilco.
Merito della sensibilità artistica di Tweedy, capace di spaziare con disinvoltura tra i territori del folk, del pop, dell'elettronica glitch, dei generi della tradizione black, dell'anima, senza mai perdere di vista l'integrità di senso della sua opera.

"Theologians don't know nothing/ about my soul/ I'm an ocean", canta Tweedy in "Theologians", brano contenuto in "A Ghost is Born" proposto nel corso della serata al Mazda, per un verso che suona liberatorio come una dichiarazione d'indipendenza.

Mi viene da commentare: la spiritualità non è una teoria, è la luce che mi guiderà fino al termine della notte e finalmente - citando Bob Dylan - "I shall be released". Sarà così anche per Jeff Tweedy ? Il mio intuito mi dice di sì, eppoi, guarda caso, la celebre canzone di Dylan è proprio quella con cui la rock band americana ha salutato l'altra sera - dopo due ore di concerto - il folto pubblico milanese.

Il vostro sempre più affezionato opinionmaker

mercoledì, settembre 07, 2005

...quando si dice l'importanza delle relazioni

Ho un concetto strano della normalità? Forse hai ragione Pokipsy, illustrami però un modo migliore per sgranchirmi le dita (eh, eh, eh) dopo 24 giorni trascorsi a ignorare il più possibile la tastiera...

Comunque il ritorno è stato buono, sono anche stato bene accolto in ufficio e oggi vorrei sottolineare proprio l'importanza di avere buoni rapporti con i colleghi di lavoro, infondo con loro passi più tempo che con i tuoi o con la ragazza/moglie.

E' accaduto oggi a pranzo, ero un po' giù di corda e la giornata uggiosa certo non autorizzava al buonumore, stavo quasi per
andarmene a mangiare solo soletto, quando qualcosa mi ha detto di passare a salutare Aldo, il gestore egiziano del bar di
JWT (un tipo davvero fico). Cazzo raga ! Che accoglienza, non lo avrei mai immaginato.Il personale del bar, i colleghi/ghe, "Baci & Abbracci" non di circostanza, non dimenticherò la vivacità del personale del bar, la saggezza del mio collega Antonio, la schiettezza abruzzese di Pasquo, l'inarrivabile simpatia di Massimo, la dolcezza di Gaja, la grinta di Marina.
Ero atterra, mi sono bastate due chiacchiere, sono ritornato come nuovo. Visto l'importanza delle relazioni?

Così alla fine vi dico: comunicate ragà, fatelo sempre, vi accorgerete che non siete i soli ad avere qualche piccolo o grande problema, il segreto è non chiudersi tutto si risolverà.
Per cui chiedete, non esitate e non vergognatevi, provare a fare tutto da soli è dispendioso, controproducente e non rende felici.
La nostra natura è fondamentalmete relazionale, dunque relazioniamoci per come siamo anche se poi certi aspetti del nostro carattere vanno secondo me necessariamente smussati a seconda del contesto in cui ci troviamo.

Sono diverso quando sono sul lavoro (ha ragione Lucia che mi sa vedere), tuttavia, la mia identità s'insinua ogni volta che trova spazi per esprimersi, prova ne è che i miei colleghi mi vedono più o meno come sono, cioè vero, spontaneo, intenso, alternativo, sfuggente, professionale, trendy, piacente.

Vagliù Pazzeo ! Però consentitemi na' botta di autostima e di autoironico compiacimento.

Conclusioni del saggio opinionmaker:


Se non cercate di relazionarvi, rivolgerete sempre e soltanto le interrogativi a voi stessi.
Risultato: se non avete risposte valide non ne troverete mai.
Il vissuto individuale e un tuttuno con l'esperienza collettiva.
Senza la disposizione ad ascoltare, non si può dare

martedì, settembre 06, 2005

Pro-pro-prove tecniche (di ritorno alla normalità)

"SA SA SA, PROVA! PROVA!

uno due prova sa sa prova ... prova"