martedì, dicembre 05, 2006

Al Circolo, per informarsi di centro-destra

Non so perchè - forse per la mia attività di blogger o in veste di giornalista - ho ricevuto più volte in questo periodo degli inviti dall'associazione nazionale Il CIRCOLO.
Ho indagato un pochino e ho scoperto che si tratta di un'associazione fondata da Marcello Dell'Utri nel 1999.

Vi segnalo ancora il blog di Circolo giovani nato da "una costola" dell'associazione nazionale succitata.
Sono quelli che hanno organizzato il IV Convegno Nazionale del Circolo Giovani a Montecatini Terme, sì proprio la convention nella quale Berlusconi stava per lasciarci le penne.

"Il CIRCOLO - si legge sul sito - vuole essere un centro di cultura apartitico, quindi al di fuori e al di sopra delle divisioni classiche dei partiti, ma non apolitico, in quanto si presenta come l'anima culturale del centro-destra".

Questa ve la dovevo, per la par condicio.

lunedì, dicembre 04, 2006

Finanziaria 2007: leggiamola

Visto che tutti parlano della Finanziaria, nessuno ci ha capito ancora qualcosa, vi rinvio alla "finanziaria illustrata" sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Andare oltre Prodi e Berlusconi

Nella mia mail infiuria il dibattito dopo la grande manifestazione di centro-destra dello scorso sabato.
In molti avete contribuito con commenti su questo blog, ma noto che la tentazione della rissa certe volte è più forte del dibattito civile e informato.
Mi dissocio dalla deriva populista e vi dico come la penso:
La manifestazione del centro-destra è stata una manifestazione civilissima, tralascerei trascurabili e isolati episodi di violenza.
Premesso questo concentriamoci sul senso della manifestazione di sabato.
Non vorrei spegnere gli entusiasmi di quanti hanno partecipato fisicamente (vedi Pino) o con il cuore al corteo, senz'altro la piazza accende la passione politica, ma diciamocela tutta:
1) la gente oggi è esasperata perchè, sia con il governo delle destre sia con questo si vede salassata senza comprendere cosa ottiene in cambio.

2) Per essere sinceri i cinque anni di Berlusconismo sono stati anni di tremendi sacrifici per noi giovani in particolare e per tutte le persone normali, in un passaggio mai compiuto seriamente ad un nuovo modello di società più moderno.
Una strada quest'ultima, che si imbocca solo riformando un apparato statale vecchio, costoso ed inefficiente.

3) Non ne possiamo più perchè l'euro ha eroso il nostro potere d'acquisto e i nostri risparmi (eravamo un popolo di risparmiatori, siamo un popolo di indebitati. Guardate quante società di credito al consumo stanno nascendo) senza che nessuno, dico nessuno, a destra come a sinistra muovesse un dito per dire: "signori, cotinuando così, costringiamo la gente con le toppe al sedere".

Dunque, per cosa manifesta il la Cdl di Berlusconi? Per la libertà? Quale libertà? Quella forse di legiferare ad personam come è avvenuto inquesti anni?
Siamo alla deriva del populismo, ma io vorrei vedere una volta tanto i fatti, perchè così non si va
molto lontano.
Il Governo ha varato una finanziaria pesantissima, le tasse vanno pagate da tutti, non si discute, accade in tutti i Paesi del mondo, ma ciò che vorrei capire è perchè dovrei pagarle.
Mi auguro non per mantenere gli statali (senza generalizzare), non per ottenere in cambio una razionalizzazione così scriteriata delle risorse impiegate negli uffici pubblici.
Spesso, infatti si assiste a cose strane come il sottodimensionamento di organico di quegli Enti, quelle strutture, che fornirebbero servizi utili al cittadino, a fronte della crescita esponenziale di quelle che invece non servono che a costituire un serbatoio elettorale per i potentati locali.
Secondo voi cos'è la camorra?

Vogliamo poi parlare delle Commissioni create ad hoc per piazzare i figlocci di..., i trombati della politica che (per carità) devono mangiare pure loro, no? Solo che con salari da 250.000 euro in media l'anno, giusto lo stretto necessario. No? Perchè, poverini, "tengono famiglia".

La vogliamo smettere di ragionare come dei plebei? Vogliamo prendere coscienza di quella che è la situazione concreta del nostro Paese? Questi ci stanno prendendo per i fondelli, cari miei.
Si sente parlare di Patria, famiglia, di religione, tutte belle cose.
Intanto, da una statistica uscita proprio ieri sul Corriere, per la prima volta nella storia del Paese, a Milano i single hanno superato le coppie di fatto, la Patria è inserita all'interno di un contesto globale con tutte le considerazioni che ne conseguono, sulla religione invece, mi verrebbe da chiedervi quale, visto che ormai si dovrebbe parlare di religioni al plurale, nel contesto multirazziale in cui viviamo.
La politica deve rispondere a fatti concreti.
Allora che facciamo, aumentano i divorzi, aumentano i single, di che parliamo, della famiglia?
La famiglia è uno dei problemi all'interno di un contesto divenuto meno statico.
Il mondo oggi è diventato più complesso, la politica mostra di non essere in grado di starci dietro.
Bisogna avere l'onestà di ammettere che la realtà che ci circonda è cambiata, per questo, se la manifestazione di due giorni fa ha un senso ce l'ha nella misura in cui ci fa riflettere non solo su cosa cambiare, ma su come came cambiarlo.
Il dramma è che non credo che i Fini, i Berlusconi, i Bossi siano in grado di proporre nulla di più interessante di quanto sta facendo la sinistra sinora, daltronde hanno governato fino all'altroieri e in 5 anni non è che abbiano prodotto meraviglie.
Tirando le somme, la manifestazione di sabato ha espresso un malessere generale delle persone di cui va preso atto, ma sarebbe il momento di andare oltre l'astrattismo di certi sloagan per affrontare questioni reali: i giovani, la casa, il nodo delle pensioni, il precariato, la riforma delle professioni, una maggiore razionalizzazione del settore pubblico, i tagli alla spesa, le privatizzazioni, l'ambiente, la criminalità, le pari opportunità, la riforma della giustizia, la scuola, la sanità, etc...
Tutti temi che stanno lì ad attendere rispose che non vengono mai perchè mancano progetti, manca una visione politica aderente con le esigenze di questo Paese che continua, nonostante tutto ad andare avanti trasformandosi, a cospetto di una classe politica vecchia e stanca che non sa vedere.