venerdì, maggio 30, 2008

Governo: i bluff iniziano dai mutui

I consumatori bocciano l'accordo Abi-Governo sui mutui. lo ritengono "una sanatoria mascherata del decreto Bersani, violato ripetutamente e che il governo deve far rispettare". Un brodino insomma per Adusbef e Federconsumatori che si tradurrebbe solo in un allungamento dei mutui per i consumatori, mentre consentirebbe alle banche di incassare maggiori interessi e commissioni sulle rate al termine del pagamento degli stessi.

E infatti il mutuo bloccato di Tremonti e soci non ha superato il test della convenienza de il Sole 24 Ore che ha confrontato i benefici per i cittadini rispettivamente della convenzione Abi-Governo e della surroga proposta dal Bersani durante il governo Prodi. Alla fine risulterebbe più conveniente la seconda, infatti se nel primo caso si ha l'illusione di rate più basse nell'immediato, a lungo termine, optando per il mutuo a rata fissa, si arriverebbe a un montante finale complessivo superiore, tra i 10mila e i 18mila euro(!) secondo il Sole 24 Ore, rispetto a quello che maturerebbero quanti dovessero scegliere di rottamare il mutuo, senza costi aggiuntivi, come stabilito dalla legge n.40/2007 (decreto Bersani).

Adiconsum consiglia a chi ha la possibilità di pagare la rata, di continuare a farlo poichè aderendo all'accordo Abi-Governo rischierebbe di pagare interessi aggiuntivi nell'ordine del 10-20%. A chi non è in grado di pagare la rata, sempre Adiconsum suggerisce la negoziazione per ridurre il costo della rata e ottenere uno spread più basso, o valutare la possibilità di cambiare banca a fronte di condizioni più vantaggiose.

Il creativo e affascinante superministro dell'economia ha colpito ancora. A pagare, sono sempre i più poveri, per giunta con l'illusione di essere stati graziati dal "Governo amico". Un capolavoro
di demagogia.

fonti: il Sole 24 Ore, sabato 24 mag 2008, la Stampa, sabato 24 mag 08, l'Unità, sabato 24 maggio 2008

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giovedì, maggio 29, 2008

AAA affittasi valori















Chi passeggia per il centro di Milano può imbattersi , proprio in questi giorni, in comunissimi cartelli "affittasi", quelli generalmente utilizzati per offrire beni e servizi. Fin qui tutto normale. La novità è costituita dal messaggio che veicolano, valori come: benevolenza, carità, clemenza, compassione, fratellanza, lealtà, rispetto, solidarietà, tolleranza, ma anche persone, politici come Sgarbi (recentemente sollevato dall'incarico si assessore alla cultura del Comune di Milano), Veltroni e il sindaco Letizia Moratti...

Inizialmente ho pensato a che fosse l’ennesima “guerrilla” o iniziativa di street marketing scatenata da qualche azienda (anche io sto lavorando per un progetto simile) poi - sempre dai dati riportati dal cartello, sono risalito al sito http://www.atilonavi.com/fase3/index.html ed ho scoperto che in realtà si tratta di un progetto di natura non-commerciale per il ”recupero dei valori antichi”. Una provocazione artistica che parte “dall’esigenza di voler rappresentare il più verosimilmente possibile l’interazione tra gli individui ed il sistema dei valori caduto in crisi nella società contemporanea”, come si legge nel sito in questione.

L'arte riscopre la sua funzione sociale? Di certo questa iniziativa induce a riflettere. Voi cosa ne pensate?

Leggi anche l'intervista a Ivan Olita - l'ideatore del progetto - su http://liberoblog.libero.it/cultura_spettacolo/bl8014.phtml

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