giovedì, marzo 03, 2005

Nuovi indebitamenti e vecchi artifizi

Dalla serie il calcio che non mi piace. Riporto fedelmente lo stralcio di un articolo apparso oggi su “Il Mattino”, firmato da R. Guerriero: “Le società di calcio avranno più a tempo a disposizione per mettersi in regola con i parametri imposti dalla Federcalcio per l'iscrizione ai prossimi campionati. Dopo la presentazione alla Covisoc dei prospetti contenenti i rapporti PA (patrimonio/attivo patrimoniale) e PD (patrimonio/diritto prestazioni sportive) sulla base del bilancio trimestrale al 31/03/05 entro il prossimo 29 aprile, a giugno le società di calcio dovranno produrre le scritture (attestazione avvenuto pagamento dei tesserati al 30/03/05 e quello relativo al pagamento dei debiti nei confronti dell'Erario e degli Enti Previdenziali) che garantiranno la solidità delle società. La Salernitana ha un indebitamento di circa 22 milioni (di euro aggiungo). Per ottenere la transazione sul debito occorre il parere favorevole dell'Agenzia delle Entrate. La società granata, infine, entro aprile dovrà sottoscrivere e versare l'aumento di 5 milioni d'euro del capitale sociale, così come deliberato dall'assemblea dei soci lo scorso dicembre”.
Insomma i filo-Alibertiani avranno bene da sperare dalla dirigenza.
Non a caso la società, con un colpo ad effetto sull’opinione pubblica, fuoriesce con una mossa abile (per i cretini): innalzare il tetto del capitale sociale come stabilito nella precedente assemblea. In realtà (ma questo la stampa o le TV non lo dicono) si vuole cercare di coprire il pesante disavanzo, già stimato nella stessa delibera di dicembre, ossia adombrare quella che è la vera notizia. Infatti il titolo dell’articolo sopra riportato non richiama l’indebitamento bensi “l’aumento del capitale sociale” entro il mese di Aprile.
Piccoli giochi dei titolasti che in realtà svelano evidenti giochi di potere.
Mi fermo ancora qui senza continuare.
Dovremmo aspettarci delle nuove “piacevoli” sorprese nei prossimi mesi?
Vi anticipo, si di sicuro, per i pro-Alibertiani e in generale per la maggior parte dei tifosi granata.
Tanto il debito continuerà a salire e la Federcalcio (vergogna delle vergogne) tirerà dal suo cilindro l’ennesimo tocco magico che consentirà, ancora una volta, a persone come Aliberti e tutte le altre società di calcio con i bilanci “in rosso”, di mettersi in regola con la filosofia della “regola non regola”.
Ecco perché la “pornografia” dilaga nel calcio, nelle sue istituzioni e negli schieramenti in campo, stampa e TV comprese. Ecco perchè sono ripetitivo, ma se è così mi piacerà esserlo fino alla noia. Ed ecco perchè si và provocando quel disinnamoramento a cui più volte faccio riferimento.
E la vergogna non ha tregua.
Giulio DS

Gianfranco Marziano scippato dai colossi dell'editoria

Dal sito http://www.altrove.net/marziano/main.htm, apprendo e pubblico alcuni passaggi salienti del comunicato dell'artista e amico salernitano Gianfranco Marziano, scippato delle sue geniali trovate da due note case editrici italiane.

Il fatto è davvero singolare ma non stupisce più ditanto nell'era di Internet:

(...) La Kowalski e la Mondadori hanno infatti pubblicato di recente due volumi rispettivamente dal titolo: Le cicale e le formiche (autori gino e michele - kowalski editore) ed @-dioti (autori Los Merenderos - editore Mondadori).
Nel dispregio più totale delle più elementari regole del diritto d'autore le suddette case editrici hanno pubblicato delle battute senza alcun consenso o consapevolezza da parte dell'autore (Gianfranco Marziano ndr) attribuendole ad un fantomatico ed inesistente quotidiano di annunci napoletano.
Mondadori si è addirittura fregata un intero capitolo di sana pianta (ovvero quello intitolato "annunci ai confini della realta') dal sito di Gianfranco Marziano ed ha avuto inoltre la sfacciataggine di riportare ben tre battute sulla quarta di copertina del libro @-dioti.
E' comico inoltre pensare che Gino e Michele, in causa con la Baldini e Castoldi per un copyright legato al termine "formiche", siano così disinvolti nel fregare le battute altrui lucrandoci sopra con spenzieratezza.

Vi invitiamo (e vi invito anch'io) a protestare in maniera veemente contro Mondadori e Kowalski per far si che il saccheggio di idee altrui presenti gratuitamente in rete non diventi una prassi impunita di foraggiamento per questi editori. Grazie per l'attenzione www.altrove.net/marzianowww.marzianoxxx.altervista.org

lunedì, febbraio 28, 2005

Salernitana, una mediocrità legittima

Alla 28a giornata di B lo scandalo si chiama Salernitana.
Il cammino dei granata è tipico di una squadra mediocre, impacciata, irregolare e che rispecchia fedelmente la classifica in cui si è cacciata.
Lo specchio è quello di una società che tira vanti il carretto volontariamente senza guardare al futuro e non per questo allo sbando. Uno stralcio minimo di programmazione nemmeno a parlarne, basta pensare agli ultimi arrivi, prestiti di cui alcuni ingiudicabili, altri pessimi o sconsiderati (vedi Totò Fresi). E il mercato in uscita non è stato da meno.
A proposito avete visto quel “bacchettone” di Bogdani reo di segnare poco? E’ il capocannoniere a Verona con 15 reti. Il nostro Palladino se è vero che è giovanissimo e ha fatto 10 gol, 5 li ha realizzati su penalty e ieri quello sbagliato è stato fatale per i 3 punti.
Se poi si prova a fare un bilancio del parco giocatori attuale di proprietà della società ci renderemo presto conto di quanto detto in assunto e converremo tutti su quello che sostengo da tempo, immemore.
E la stampa locale, le TV e l’opinione pubblica Salernitana di conseguenza continua a sposare ed accreditare la causa Aliberti. La tifoseria organizzata non è esente. Ho notato infatti, con grande sconcerto, un sostanziale allineamento del giornalismo locale alla dirigenza (fatte le dovute eccezioni) che è il frutto di una strategia precisa della società. Ciò ha comportato ovviamente una massificazione “selvaggia” sull’accettazione della dirigenza. Da attento osservatore, ho colto questo senso comune nella gente e nei tifosi. E non mi voglio dilungare.
Le bende o le famose fette di prosciutto sugli organi visivi, lo ribadisco, sono d’obbligo per molti tifosi.
Passando al calcio giocato non posso non rammentare alcuni dati che mi sono balzati agli occhi inevitabilmente, dopo il pareggio di ieri (che per me suona peggio di una sconfitta): il Catanzaro ha la difesa più perforata con 49 gol al passivo e con 16 sconfitte su 28 giocate. Nelle ultime dieci gare, non ho controllato, ma non ricordo una vittoria, forse un pareggio, per il resto solo sconfitte in casa e fuori. E ieri siamo riusciti a non segnare nemmeno con i cadaveri calabresi in pre-pensionamento! Perfino l’arbitraggio a favore non è servito a vincere.
E’ una vergogna e non mi stancherò mai di ripeterlo. Come la vergogna del doping nel calcio che continua il suo corso e che meriterebbe un'altra vasta trattazione.
Io sono veramente stufo di questo calcio.
La vittoria con il Perugia, lo sapevo, non poteva fare assolutamente testo né innescare giudizi benevoli. La dimostrazione non è tardata nemmeno di un turno: la giornata dopo, ieri, siamo incappati in una sconfitta che non deve nascondere alibi per questa Salernitana. La mediocrità è data dalla discontinuità, dall’irregolarità dei risultati e sottolineo del GIOCO che ci relega nei bassifondi della classifica; e le “imprese” come quelle in casa con il Genoa o al Curi di Perugia a poco servono quando si rimediano figuracce come questa. La realtà purtroppo è sempre la stessa e parla chiaro: sempre quart’ultimi e la strada per tirarci fuori e salvarsi senza affanno è ancora molto lunga.
Lo ricordo soprattutto a tutti quelli che dopo un paio di vittorie erano già pronti a sentenziare grandezze.