venerdì, febbraio 24, 2006

Serramezzana su Radio Rai

Da due mesi non ho la tele, devo dire che non mi è mancata affatto, quando voglio guardare vado al cinema (1 volta alla
settimana o due), se ho voglia d'immaginare leggo un libro, se ho voglia d'informarmi ascolto la radio.

Così è stato anche ieri notte, all'una circa, appena rientrato da una serata con amici, mi sono sintonizzato su Radio Rai 1.
Andava in onda "Italia in tour", una trasmissione di circa trenta minuti dedicata alla scoperta dell’Italia “che non si vede
dall’autostrada”, come ama definirla l’ideatore e conduttore della trasmissione Roberto Mostarda.
Ad un tratto lo speaker fa: "adesso andiamo nel Cilento, parliamo di Serramezzana".
Cacchio ! Il paese di mio padre, sono letteralmente sobbalzato sulla sedia ! ;-)

E' seguito un collegamento telefonico con il sindaco Augusto Materazzi che ha parlato della sua storia delle bellezze naturali del luogo, delle prospettive di per uno sviluppo in chiave soprattutto turistica del paese.
Una bella chiacchierata di circa dieci minuti, con la presentazione del progetto Film Commission Leucosia e lo sforzo di per il creare per il prossimo anno strutture ricettive per 100 posti letto.

In sintesi sembrerebbe sia venuto anche per Serramezzana il momento di rimboccarsi le maniche e intraprendere la strada di uno sviluppo sostenibile.
Credo sia un passaggio indispensabile oramai per la sopravvivenza stessa del nostro fantastico "borgo antistress".

Va bene, infatti, che lo "scrigno della memoria" del Cilento venga preservato con cura, tuttavia andrebbe fatto conoscere ad un turismo dalle discrete disponibilità economiche, sensibile alle bellezze ambientali, alla cultura, alla storia.
Sono daccordo quindi con la strada intrapresa dal sindaco e aggiungo che è venuto il momento per i serramezzanesi, di superare quelle inutili e sterili divisioni che hanno in questi anni paralizzato il paese, costringendo i suoi figli migliori ad andar via a cercare spazio nelle grandi aziende, quasi sempre per un tozzo di pane.
Mi auguro che per molti venga il momento del ritorno e il momento di rischiare nella propria terra, che garantisce senz'altro una qualità della vita in termini di ritmi, relazioni, ambiente, alimentazione e quant'altro, assolutamente incomparabile.

giovedì, febbraio 23, 2006

Scrivere Bop

Dopo aver visto Walk The Line, Massimo ed io abbiamo parlato a lungo dei rapporti, del lavoro, della vita.

Non è la prima volta che succede. L'amico Massimo è la persona giusta per scavarti l'amima , è la persona giusta per vedere film come quello citato, una sensibile rilettura della vita del fenomenale artista-musicista americano, Johnny Cash.

Sarà stata l'ispirazione del momento o l'ottimo vino saggiato dopo, ci siamo trovati a "giocare con le parole". Lui mi ha letto alcuni suoi pensieri tratti dai suoi SMS che ha personalmente ribattezzato; Solo Momenti Sensibili, Solo Messaggi Semplici, Solo Movimenti Sensuali, mentre io provavo a scrivere di getto sui suoi spunti.

Ne son venute fuori due idee che metto qui:
Ci sono giorni che t'insultano
dove il senso è la noia, se la noia ha un senso
ma una modella, può bastare ?
Le domeniche e il pudore la voglia di strappare. La tristezza.


Un blues dice"I walk the line"

ho sempre cercato di spiegarti mentre forse avrei dovuto spiegarlo a me stesso
Arriverà il bel tempo, le ossa colme archi torti, rigidi

si distenderanno e si apriranno lasciando spazio al cuore
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Litoranee, estemporanee.
Fumi di fabbriche vapori sulfurei
Una visione.

La fuga. Devo volare.

Forse perchè è la grande città pesante nell'area.
Ferma. Metallica.
L'amore ha le doglie stasera,

il contrasto luminescente fa cose tristi
ci ritroviamo abbracciati di fronte all'immenso mare

martedì, febbraio 21, 2006

Esperienze olimpiche


Sono stato al Palasport Olimpico o Pala Isozaki, dal nome del suo ideatore, per vivere in prima persona l'emozione olimpica.

Si giocava Italia-Rep.Ceca di hockey per la cronaca i cechi si sono imposti per 4 reti a 1.
Fantastico il clima dentro e fuori (nevicava a pallettoni) dall'"arena" con una folta rappresentanza ceca sugli spalti.

Davvero bello partecipare a queste manifestazioni, per farvi un esempio, alle 18:00 ero andato a Torino Esposizioni per procurarmi i biglietti della partita (aggratis cari Peeppe, Pino e Fabrizio;-) e mentre aspettavo un'amica, mi sono intrattenuto con i tifosi del Canada che attendevano di entrare nella venue per il big match Finlandia-Canada.
Abbiamo subito familiarizzato chiacchierando di quello splendido sport che è l'hockey e alla fine mi hanno offerto dei gustosi biscottini e... una sigarettina.

Il tutto si svolgeva in un clima di reciproco rispetto e assoluto fair play, una sensazione bellissima, sconosciuta probabilmente al tifoso medio di calcio.
E' questo lo spirito olimpico amisci, mi son detto.
Questa è la maniera più naturare di vivere lo sport.