venerdì, gennaio 11, 2008

Un pensiero indipendente

Riporto con piacere il pensiero di inizio anno di Aniello De Vita. La pubblico perchè mi ha colpito il calore e l'umanità che sprigiona. Un concentrato di sentimenti contrastanti in poche righe. l'Italia spensierata aveva appena consumato il cenone di Capodanno, ma qualcuno stava con il cuore tra gli operai di Torino...



Siamo stati costretti, in questa fine d’anno, a subire le fastidiose immagini, che imperversavano su tutte le televisioni, di Stato e Private, del presidente Prodi, che vestito da Winnie the Pooh, slalommeggiava felice, contento e “sereno” come non mai, su immacolati campi di neve.
Molto semplicemente e per quanto possa valere la mia indignazione vorrei dire, sempre se si può, che, di questi tempi, avrebbe fatto meglio a rinviare la sciata al prossimo inverno quando sarà libero da impegni istituzionali e starsene “sereno e sorridente” a casa, visto che non gli
gli sarebbe passato neppure per l’anticamera del cervello di andare a Torino per partecipare alla fiaccolata che ha illuminato la buia notte di una città che atteso l’anno nuovo vestita a lutto. C’era tanta gente addolorata, c’erano tante lacrime, c’erano lì i cuori di tanti italiani a testimoniare il loro profondo dolore per la morte dell’ultimo operario e con lui l’ultima disperata speranza che dalle ceneri di quel disastroso incendio potesse alfine affiorare un segno di vita.
Mi dispiace presidente ma lei ha chiuso questo infausto anno nel modo più infelice possibile. Purtroppo così è, e come diceva il grande Massimo Troisi: “Non ci resta che piangere”.
Aniello De Vita

mercoledì, gennaio 09, 2008

La Campania non è solo munnezza

Può accadere che nel quadro poco edificante della politica campana, il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca venga proclamato miglior sindaco d'Italia secondo la classifica della governance che rileva l'operato dei sindaci di tutti i comuni capoluogo di provincia d'Italia.


Per approfondimenti vi rimando all'articolo apparso l'altroieri su il Sole 24 Ore a cura di Gianni Trovati (leggetelo in coda al post)) . Da salernitano - milanese di adozione - accolgo questa notizia con la massima soddisfazione.Vedere Salerno alla ribalta delle cronache nazionali attraverso la buona reputazione del suo primo cittadino è motivo di grande orgoglio, proprio mentre su tutti i media vanno di scena immagini raccapriccianti dei cumuli di immondizia che invadono le strade di mezza Campania.

Perciò se è vero come è vero che la politica siamo noi e ogni regione, provincia, comune ha gli amministratori che si merita, beh allora ripongo grande speranza nella società civile salernitana. Se l'integrità morale e la vitalità del suo sindaco è lo specchio del tessuto sociale di cuoi è espressione c'è da attendersi grandi cose da questa città per il futuro. Avanti così.


Clicca sull'immagine per andare all'articolo de il Sole 24 Ore

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martedì, gennaio 08, 2008

Sketches from SA


Carissimi, prima di guardare avanti forse è meglio sfogliare l'album delle vacanze natalizie appena trascorse. Sì perchè nel mio giro può capitare che una serata qualsiasi si trasformi qualcosa di speciale e di colpo ritrovi l'intensità dei rapporti con gli amici di sempre e riscopri l'eccitazione unica di suonare con gente con la quale hai un feeling, un'empatia che neanche mille serate passate in sala prove possono restituirti. Lo vedi negli occhi di chi ti riscopre dopo tanto tempo su un palco - quello del leggendario Mermaid's Tavern - dove ti senti a casa tua, dove il blues che hai dentro esplode d'istinto e gli altri lo possono sentire.






In queste vacanze ho suonato con Peppe Zinicola (il maestro), il fantastico fumettista Bruno Brindisi (pregevole tasterista) e con gli ex "compagni di viaggio": Peppe Caprara e Daniele De Luca. Insieme con loro abbiamo suonato anche della parentesi "Diners" (era il 2000 mi pare).



Con loro e con Lello alla voce abbiamo macinato chilometri con la Travelin' Band per suonare a Salerno e in mezza Campania. La musica è diventata il nostro stile i vita e adesso che ognuno ha preso la sua strada è meraviglioso incontrarsi e scoprire che tutto funziona come prima e di più. Sul palco del Mermaid's ho capito una volta di più che la musica è tuttuno con la vita. Nabokov diceva che l'amore che è danza, non ginnastica. Ecco, sul palco del Mermaid's mi è sembrato di fare l'amore , proprio nell'accezione del grande scrittore russo. Qualcosa in più della tecnica, qualcosa di troppo più profondo per ridursi a un mero esercizio di stile.