lunedì, giugno 25, 2007

Il Rock di serie B?


Nell’ultima intervista di Vasco rilasciata alla TV "All Music" prima dei due concerti Milanesi di S.Siro sono rimasto particolarmente colpito dallo stralcio finale che ho appositamente ripreso dal suo sito ufficiale. La critica alla discografia e alle radio è manifesta.
“Il nuovo disco è pronto – dice Vasco- ma è la discografia a non esserlo. Non si sa più con chi parlare. Oggi il tuo referente è uno che due giorni dopo è stato licenziato. La musica costa tanto? E i vestiti di Dolce e Gabbana, allora? Costano poco?Anche le radio non fanno molto. L’80% della musica che trasmettono è in lingua inglese. Dovrebbero sforzarsi di supportare maggiormente quella italiana. In Francia non esiste questo strapotere angloamericano.”“Il problema – ha concluso – è la nostra esterofilia. Oggi possiamo dire di saper fare ottimo rock anche in Italia. Ci sono molti personaggi che sono a livelli altissimi – non farò nomi perché se ne dimentico qualcuno chissà cosa succede domani – e che hanno ormai una grande credibilità. Eppure sento ancora adesso gente che si ricorda come qualcosa di inarrivabile e irripetibile i concerti a S.Siro di inizio anni Ottanta di Bruce Springsteen e Bob Marley. Massimo rispetto, certamente, ma anche noi siamo bravi.”
Le considerazioni di Vasco sono taglienti come solito.
Il Rock certo non ha origini italiane, ma la domanda sorge spontanea: è così difficile farlo in Italia da italiani? Il quesito che prendo a spunto dal mitico Vasco Rossi non è poi così banale. Ad onor del vero è stato sempre un dilemma che mi sono posto e riposto senza avere risposte convincenti.
GDS