
Tra i libri che ho deciso di portare sotto l'ombrellone c'è questo "Milano da morire".
Non era assolutamente in programma ma passando per la Feltrinelli di Salerno, dove mi trovo attualmente, l'ho preso, così, d'impulso.
Pensare che avevo in mente di leggere un paio di romanzi... Una volta di più dimostro la mia naturale predilezione per i saggi più che per i romanzi.
"Milano da morire" è appunto un bel saggio scritto a quattro mani da Luigi Offeddu e Ferruccio Sanza, un'indagine storico-sociale della Milano dei giorni nostri, vivisezionata con precisione dai due giornalisti che si sono serviti per la loro osservazione di numerosi dati.
Il merito degli autori è quello di fare emergere chiare tutte le contraddizioni di una metropoli che stenta a ritrovare se stessa, vivendo un presente di drammatica incertezza con effetti che si riverberano in tutto il Paese.
Per questo consiglio questo libro a tutti: a chi vive a Milano, perchè questo testo può divenire un autentico manuale di sopravvivenza; ai non milanesi, perchè nonostante tutto la città meneghina è ancora l'avanposto dove le cose accadono prima che in altri contesti nazionali.