Bella e sciupona
Mi premeva un commento alla partita a cui ho assistito in TV lunedì sera in compagnia di un amico pugliese la cui compagine è relegata ad un campionato in anonimato nel girone settentrionale di C, il Foggia per chi non avesse capito.
Dopo un primo tempo deludente in cui l’undici di Agostinelli non riusciva ad imbastire una trama degna di nota è seguita una seconda frazione di gioco in cui è venuta fuori la grinta e la forza di una squadra che confermo sia da categoria superiore.
Tante le occasioni sprecate da sua maestà Arturo Di Napoli che se è vero che fallisce l’occasione del vantaggio dal dischetto però si inventa uno di quei goal alla sua maniera a cui non ci si può che inchinare. Grandioso!
Fa niente che il gol del Crotone scaturisce da una dormita generale della difesa – che però è bene dire è l’unica disattenzione – e da un Pinna che in particolare dimostra negligenza nei fondamentali: il tiro di Ghezzal era parabilissimo se solo il portiere fosse piazzato nella posizione che occorreva. Da rivedere.
La Salernitana in avanti dimostra di essere “Re Artù” dipendente, le occasioni più pericolose partono sempre da sue giocate, il più delle volte deliziose come nell’occasione in cui prende palla, entra in area di rigore e dribblando tra un nuvolo di gambe, cerca di piazzare con tiro morbido sull’altro palo. Il portierone del Crotone (tra l’altro il secondo di Concetti) rimane fermo e questa volta non abbocca tuffandosi al momento opportuno e bloccando palla. Il curvone dietro la porta era pronto a crollare.
Bene Tricarico non solo combattivo e Piccioni a cui manca un po’ di gentilezza nei piedi.
Confermo di non aver visto bene Di Deo nella zona nevralgica del campo e anche Mamede, entrato in corsa, non convince.
Ferraro che stimo molto non mi è apparso in palla, penso che non sia fisicamente al meglio.
Il reparto difensivo soddisfacente a pieno: bene Cardinale, Fusco, Ambrogioni e anche "o animal" Milanese dimostra di non risentire degli anni trascorsi.
Un plauso poi bisogna farlo alla squadra calabrese perché nel primo tempo ha messo in seria difficoltà i granata e ha concesso davvero poco.
Alla fine tra crampi e risentimenti muscolari vale il detto “maglia sudata..” pagnotta guadagnata aggiungo.
La Salernitana ha dimostrato di voler gettare come si suol dire “il cuore oltre l’ostacolo”; la voglia, la volontà, la caparbietà di vincere la gara c’è stata. Nel secondo tempo anche il gioco di squadra ha dato i suoi frutti e il gol della vittoria non è venuto per un puro caso. Le premesse di andare lontano c’erano e sono più che mai vive in questo momento. Ci credo.
Forza Granata
Dopo un primo tempo deludente in cui l’undici di Agostinelli non riusciva ad imbastire una trama degna di nota è seguita una seconda frazione di gioco in cui è venuta fuori la grinta e la forza di una squadra che confermo sia da categoria superiore.
Tante le occasioni sprecate da sua maestà Arturo Di Napoli che se è vero che fallisce l’occasione del vantaggio dal dischetto però si inventa uno di quei goal alla sua maniera a cui non ci si può che inchinare. Grandioso!
Fa niente che il gol del Crotone scaturisce da una dormita generale della difesa – che però è bene dire è l’unica disattenzione – e da un Pinna che in particolare dimostra negligenza nei fondamentali: il tiro di Ghezzal era parabilissimo se solo il portiere fosse piazzato nella posizione che occorreva. Da rivedere.
La Salernitana in avanti dimostra di essere “Re Artù” dipendente, le occasioni più pericolose partono sempre da sue giocate, il più delle volte deliziose come nell’occasione in cui prende palla, entra in area di rigore e dribblando tra un nuvolo di gambe, cerca di piazzare con tiro morbido sull’altro palo. Il portierone del Crotone (tra l’altro il secondo di Concetti) rimane fermo e questa volta non abbocca tuffandosi al momento opportuno e bloccando palla. Il curvone dietro la porta era pronto a crollare.
Bene Tricarico non solo combattivo e Piccioni a cui manca un po’ di gentilezza nei piedi.
Confermo di non aver visto bene Di Deo nella zona nevralgica del campo e anche Mamede, entrato in corsa, non convince.
Ferraro che stimo molto non mi è apparso in palla, penso che non sia fisicamente al meglio.
Il reparto difensivo soddisfacente a pieno: bene Cardinale, Fusco, Ambrogioni e anche "o animal" Milanese dimostra di non risentire degli anni trascorsi.
Un plauso poi bisogna farlo alla squadra calabrese perché nel primo tempo ha messo in seria difficoltà i granata e ha concesso davvero poco.
Alla fine tra crampi e risentimenti muscolari vale il detto “maglia sudata..” pagnotta guadagnata aggiungo.
La Salernitana ha dimostrato di voler gettare come si suol dire “il cuore oltre l’ostacolo”; la voglia, la volontà, la caparbietà di vincere la gara c’è stata. Nel secondo tempo anche il gioco di squadra ha dato i suoi frutti e il gol della vittoria non è venuto per un puro caso. Le premesse di andare lontano c’erano e sono più che mai vive in questo momento. Ci credo.
Forza Granata
Giulio Delle Serre