mercoledì, agosto 03, 2005

Salernitana bocciata al TAR: si ricomincia dalla C (forse)

In un momento di "distrazione" dal lavoro mi sono andato a riguardare un po' degli spunti emersi in questi mesi sul nostro blog, mi sono soffermato su un post che definirei profetico di Delle Serre sulla Salernitana, che titolava in tempi non sospetti, ironicamente: "Nuovi indebitamenti e vecchi artifizi ".

Facendo suo un articolo de "il Mattino" sulla situazione debitoria della società granata, il nostro faceva luce su ciò che sarebbe accaduto alle scadenze prefissate per il pagamento dei debiti con il fisco contratti nel corso di questi anni, smascherando abilmente la menzognera mossa della società capitanata da Aliberti, che dava in pasto alla stampa la notizia dell'incremento di capitale sociale.

Fumo negli occhi per il buon Delle Serre che riportava a tal proposito testualmente: "In realtà (ma questo la stampa o le TV non lo dicono), si vuole cercare di coprire il pesante disavanzo, già stimato nella stessa delibera di dicembre, ossia adombrare quella che è la vera notizia. Infatti il titolo dell’articolo sopra riportato non richiama l’indebitamento bensi “l’aumento del capitale sociale” entro il mese di Aprile. Piccoli giochi dei titolisti che in realtà svelano evidenti giochi di potere".

Aveva previsto tutto, bisogna rendergliene merito (chissà cosa risponderebbe PDB;-), l'unica cosa che non aveva previsto era la durezza degli organi della giustizia sportiva che stavolta al solito colpo di spugna, hanno preferito la linea dura contro le società indebitate.
Ce ne andiamo mestamente in C (che incubo!), anche perchè Aliberti è oramai indifendibile con un'immagine compromessa dalle ultime accuse di associazione a delinquere di stampo canorristico.
La netta sensazione è che la sua era a Salerno sia definitivamente chiusa, ora bisognerà ricostruiere, ammesso che vi siano imprenditori che abbiano forza e voglia di farlo.

the opinionmaker

martedì, agosto 02, 2005

Sotto l'ombrellone, un libro in mano, una canzone.


Bangs Book Posted by Picasa

Forse è per autoindulgenza che vedo in tutti i bastardi figli di puttana dei lati positivi, spesso, al contrario, diffido delle persone "normali".

Per questo il mio pensiero odierno va a Lester Bangs, chi è costui ? Anzi chi era, visto che se n'è andato al creatore nell'ormai lontano (ahinoi) 1982, all'età di 37 anni.

Chi era dunque Bangs? Un tossico, un alcolizzato, un casinista, un sovversivo, un maniaco teppista, un musicista, certamente uno dei migliori critici musicali degli anni '70 (immortalato anche nel film Almost Famous).

Oggi ho un po'di tempo così mi piace proporvi la lettura davvero curiosa dei suoi migliori scritti raccolti in questo "Guida ragionevole al frastuono più atroce", edito da Minimum Fax.

Scritti che tracciano il percorso di vita di questo personaggio, capace di rappresentare nella maniera più lucida, disincantata ed esatta lo spirito del rock'n'roll.
Sì perchè Lester era il rock'n'roll, la penna era il suo plettro per guizzare tra le righe del quaderno come tra le corde di una chitarra elettrica: Bangs ha insegnato a intere generazioni di critici e ascoltatori cos'è il rock'n'roll, a lui si devono termini come punk, heavy metal e via discorrendo, a lui si deve l'utilizzo di un linguaggio senza fronzoli, vicino allo slag giovanile, diretto, comunicativo, d'impatto.

Perciò amici, se avete un po' di tempo, abbandonatevi al flusso e lascitevi guidare all'ascolto di alcuni dei "più brutti schiamazzi infernali" della storia della musica. Solo vagiti sgraziati infondo, che però - come ammette lo stesso Bangs - "negli anni mi hanno reso consapevole di essere vivo". E ... cos'altro è il rock'n'roll nell'essenza se non questo?

il vostro affezionatissimo the opinionmaker