"Sulla mia pelle": un film girato a Salerno
Venerdì scorso, su imbeccata del mio amico Massimo (col quale farete presto conoscenza), mi sono recato al Cinema Brera per guardare un film girato, udite udite... A Salerno.
Eh sì amisci, proprio a SA. "Sulla Mia Pelle", questo il titolo del film di Valerio Jalongo, si sviluppa sul set "naturale" della Piana del sele, gli allevamenti di bufale di Paestum e Battipaglia, le terrazze della costiera con alcuni flash sulla città (pzza. S. Francesco, via dei Pincipati, Largo Campo) e tanto di finale sulle alte rupi di Capo d'Orso (struggente davvero la sua bellezza).
Ambientazione a parte, la storia raccontata dal regista è molto bella e ben articolata, essa tratta senza retorica alcuna problematiche scottanti e di drammatica attualità, come: il problema del carcere e della semilibertà, il mondo del lavoro, la delinquenza, l’usura.
Il ritmo veloce, la scorrevolezza della narrazione rendono comunque temi piuttosto pesanti assolutamente accessibili, il film così appassiona e tiene desta l'attenzione dello spettatore fino alla fine.
Da vedere insomma, una pellicola che fa meditare su certe tematiche troppo spesso dimenticate o volutamente accantonate. "Sulla mia pelle" mi è davvero piaciuto perchè non accetta compromessi, è un percorso verso la liberazione dalle nostre prigioni quotidiane, il regista sembra invitare a rifuggire dalle cose che ci negano la felicità, quindi passa in rassegna tutti gli errori che un uomo nella vita può compiere, finendo poi per restarne prigioniero. Spogliamoci di tutto e torniamo alla natura delle cose, questo mi è sembrato in estrema analisi, il messaggio del film e quanto stride ora l'innocente magnificenza dei luoghi con le umane miserie.
Tommy
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