venerdì, novembre 18, 2005

Salernitana: ritorna il Cavalluccio


Cosa succede in città ? Ce lo dice Pino (mio cugino) con una succosa anteprima sulle vicende della Salernitana.

"Ragazzi grande notizia che do (quasi) in anteprima...per il Popolo Granata, oggi alla Camera di Commercio di Salerno verrà depositato dalla Salernitana Calcio 1919 il "nostro" Simbolo, cioè il mitico Cavalluccio Marino. Ovviamente non si tratta di quello Stilizzato ultima versione della Salernitana Sport, ma di quello "storico" disegnato circa sessantanni fa da Gabriele D'Alma (il disegno riginale nella foto) e donato dalla sua Vedova Maria Talento alla nuova Società.

Il nuovo simbolo verrà esposto su grandi cartelloni domenica allo stadio contro la Fermana e la nuova maglia farà presumibilmente esordio nella partita casalinga contro il Pizzighettone per dare modo allo sponsor tecnico di rifare tutte le divise, tute e quant'altro.

Vi saluto col nuovo slogan della Curva Sud dopo l'uscita degli Ultrà Plaitano:
MENO SIAMO PIU' TI AMIAMO! Forza SALERNO!

a cura di Pino Pierro

Analizziamo il logo

Ed eccolo qui il nuovo logo (persentato in anteprima da "il Mattino") .

La nuova società l'ha evidentemente voluto così, un po' "old fashion", (così come lo aveva concepito suo "padre", Gabriele D'Alma) a ribadire il concetto, "the original".
"La Salernitana è questa ed è unica" - sembra dire lo stendardo - in barba a chi vuole portare via la nostra storia.

Da comunicatore non posso che approvare. E anche da romantico.

the opinionmaker

2 Comments:

At 3:11 PM, Blogger the opinion maker said...

Vagliù, sti cose m'emozionano.

Ci sono cose che non si possono comprare (come pensa Aliberti).

L'amore, la nostra storia, i simboli.

Chissà cosa penserà il Vikingo, aveva affermato che il Plaitano sarebbe andato dove va il Cavalluccio marino... Ora sarà un po' disorientato.
Se vai dove ti porta il cuore non sbagli.

the opinionmaker

 
At 4:59 PM, Anonymous Anonimo said...

Gia concordo con il commento precedente. L'ippocampo è il simbolo di una storia calcistica, di una città e di un popolo con appropriate caratteristiche.
Riguarda proprio il nostro essere "pisciaiuoli", di cui andiamo fieri e orgogliosi, fà parte del nostro dna.
Il Vikingo e altri tifosi possono seguire chi vogliono, ma la verità è una: non poteva essere una persona come Aliberti, che fà parte di una recente storia, a privarci di un simbolo della NOSTRA civiltà.
Infatti certe cose non si comprano, dice bene Aniello, e questa è una di quelle!
Forza Ippocampo, nel cuore, nel sangue!

 

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