Confessioni di un trentaquattrenne
Come sempre ho aspettato il giorno del mio compleanno allo scoccare della mezzanotte e come quasi sempre accaduto in passato è arrivato puntuale il momento della riflessione.Trentaquattro sono 34, devo dire che il 33 mi ha portato fortuna, un anno per cambiare lavoro, consolidare o rompere rapporti, fare progetti stabili, scrivere un libro, sì, scrivere un libro eppoi viaggiare, viaggiare, viaggiare.
Un pò meno Salerno nell'arco dell'anno 33, un po' più Milano e altri meridiani come chiosa questo blog, un po' meno gli amici ahimè o presunti tali, in questo caso ben venga il segno meno.
Ho la sensazione di avere incominciato a togliere e questo proprio quando il mio trentatreesimo anno volge a termine. Per esempio, pochi giorni fa "sono uscito dal gruppo", gli Hard 2 Handle, ci suonavo da 2 anni e non è stato facile.
A trentatrè anni, oggi 34 (mi ci dovrò abituare) devi imparare a togliere, a sottrarre.
Va così, vado a cercare ciò che per me è più vero, non sono un nostalgico.
Questo episodio mi fa pensare che d'ora in avanti inizierò a togliere e che di tutte le stagioni della vita mi aspetta la primavera. So che sarà una stagione elettrizzante e ci sarà bisogno di tanta forza, ma lo spirito è forte e sento già che è venuto il momento di ripartire.
Etichette: esperienze
4 Comments:
Buon Compleanno!!!
Non ti preoccupare tu sei come il vino... più invecchi e più sei buono!!!
Auguri
Eh, a tavola ;-)
Grazie Pino, sono felice di sentirti vicino.
Un abbraccio
auguri trentaquattrenne
ecco il tuo regalo
Tantissimi auguri anche se molto in ritardo da Luigi Bernardis!
Ricorda che la vita non ha nostalgia, la vita ha solo andare e tornare. (M. Maggiani)
Ciaooo Enzo un salutone anche alla consorte se per caso passate da Siena fatevi sentire.
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