Finanziaria 2007: caro Padoa Schioppa sei fuoristrada
Finanziaria 2006, Simona ed io abbiamo lo statement.
Dopo averne parlato a lungo, ieri sera a cena, abbiamo convenuto quanto sia inopportuno portare l'aliquota al 43% tra chi guadagna dai 70mila euro in su (ora vale per quelli sopra i 100.000 euro), in questo modo, secondo noi, si andrebbe solo a colpire ingiustamente poco più dell'1% della popolazione italiana agiata, non certo ricca (si pensi a una persona con famiglia a carico a Milano o Roma).
Il focus va quindi spostato sull'evasione, le cifre ufficiali sulla distribuzione dei redditi nel nostro Paese sembrano ridicole alla luce dei fatti: a Milano, il mercato immobiliare non è mai stato così florido, case da 500.000 euro in su vengono vendute ogni giorno a persone che evidentemente hanno le garanzie per sostenere un investimento simile, i giovani vanno in giro in Mini da 20mila e passa euro, le donne in Mercedes Coupè e gli uomini in Suv.
Cose che mi spingono ad una considerazione, o qualcuno sta barando in questo Paese o siamo in mano alle banche.
Fatto sta che a chi vive con 800-1000 euro al mese, soprattutto dopo il caro-vita di questi anni, non si potranno chiedere sforzi ulteriori.
Dunque, che fare? Soru lo aveva detto chiaro e tondo quest'estate, più tasse sui beni di lusso. Invece si continuano a tassare libri e cd piuttosto che SUV, terza auto, barche e quant'altro è davvero superfluo.
Mi direte: ma uno che si suda la pagnotta non può comprarsi quello che gli pare?
Senz' altro, ma dietro la ricchezza di un uomo c'è sempre il contributo di altre persone.
In questo momento molti cittadini sono esposti a seri rischi di povertà, molti giovani non sanno se riceveranno mai la pensione.
Insomma, è il momento di essere più rigorosi nei confronti di certi eccessi, piuttosto che nei confronti di chi con 3000 euro netti al mese deve portare avanti un'intera famiglia.
Con un termine caduto in disgrazia dall'avvento del berlusconismo in poi, potremmo dargli la definizione di solidarietà sociale.
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